“Nature Communications” pubblica lo studio sugli organelli guidato da Riccardo Filadi (Cnr-In) e dalla prof.ssa Paola Pizzo del DSB
In uno studio condotto da un team internazionale, guidato da Riccardo Filadi dell’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche di Padova (Cnr-In) e Paola Pizzo del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova, è stata presentata una nuova tecnica che permette di visualizzare in tempo reale al microscopio la formazione dei punti di contatto tra organelli, seguendo le dinamiche di questo processo senza alterarle. La ricerca è pubblicata sulla prestigiosa rivista “Nature Communications”.
I siti di contatto tra membrane intracellulari (membrane contact sites; MCSs) facilitano il coordinamento tra gli organelli cellulari, svolgendo un ruolo chiave nello scambio di segnali e metaboliti. Studiare questi contatti è tuttavia impegnativo a causa delle loro dimensioni ridotte e della loro natura estremamente dinamica. I metodi tradizionali non permettono un’analisi dettagliata di queste strutture perché non hanno la risoluzione necessaria per osservare le MCS o interferiscono con il loro “comportamento” fisiologico. Per risolvere questo problema, questo studio ha creato e caratterizzato dei nuovi strumenti chemiogenetici basati sulla tecnologia splitFAST, in grado di catturare la formazione e la dinamica delle MCSs in tempo reale. Le nuove sonde splitFAST sono progettate per funzionare nell'ambiente naturale della cellula senza alterare le delicate interazioni tra gli organelli. Inoltre, implementando questi reporter fluorescenti con un sensore di calcio, è stato possibile studiare simultaneamente sia la struttura che la funzione delle MCSs. Questa doppia visualizzazione in tempo reale rende possibile l’esplorazione del modo in cui le interazioni degli organelli rispondono ai diversi bisogni cellulari e può aiutare a studiare condizioni patologiche, come la malattia di Alzheimer, dove le dinamiche della MCSs sono spesso alterate. Questa nuova tecnologia fornisce quindi uno strumento unico per studiare le MCSs con una precisione spazio-temporale senza precedenti, migliorando la nostra comprensione della comunicazione cellulare e del suo impatto in condizioni fisiopatologiche.