Grazie a Luigi Schiavon, storica colonna del corso di Scienze Motorie
8 maggio 2024
Oggi conosciamo Luigi Schiavon, allenatore di grande esperienza e docente di inestimabile valore.
Nato nel 1951, “Gigi Schiavon” come tutti lo conoscono, ha legato la sua storia pallavolistica a Padova, anche se ha mosso i primi passi da allenatore a Treviso, nel 1983. Non mancano negli anni le esperienze in Nazionale Juniores e maggiore, nonché all’estero, in Slovenia, dove ha guidato il sestetto femminile di A1 del Nova Gorica. Già nel 1978, comincia la sua carriera di insegnamento, da assistente prima, e docente poi. Oggi, dopo più di 40 anni passati a contatto con gli studenti di scienze motorie, ha deciso di lasciare spazio a nuovi colleghi. Il corso di Laurea desidera ringraziarlo per questi meravigliosi anni di dedizione e competenza che hanno contribuito al successo attuale del corso. Ecco cosa ci ha raccontato in questa breve intervista.
Come hai iniziato la tua carriera da allenatore? Cosa ti ha spinto ad iniziare?
Ho iniziato quando ero ancora un atleta e giocavo in patronato e a scuola. Il mio insegnante (futuro docente ISEF) mi ha sollecitato a collaborare all’allenamento nella squadra dove militavo. Sono inoltre stato spinto dalla consapevolezza di essere utile alla performance del gruppo. Anni dopo, in seguito alle dimissioni dell’allenatore della squadra di serie B dove giocavo mi fu proposto di sostituirlo. E così feci!!
Considerata la tua lunga carriera, se dovessi dare qualche suggerimento ad un giovane allenatore: cosa dovrebbe tenere a mente per svolgere bene il proprio ruolo? Conta maggiormente il lato personale, il rapporto con i giocatori o la conoscenza tecnica?
Per diventare ed essere un bravo allenatore bisogna intanto conoscersi come persona. Questo è importante per poi gestirsi in allenamento ed in partita. Non si può prescindere dalla conoscenza dei fondamentali individuali e di squadra oltre ad una adeguata metodologia di Iavoro. Nei rapporti coi giocatori deve prevalere la correttezza e la gestione delle regole comportamentali in palestra ed in ogni altra occasione nello stare insieme.
Come hai aiutato i tuoi atleti a gestire un momento di difficoltà che ha impattato con la Ioro prestazione?
Aiutare atleti e squadra nei momenti di difficoltà non è facile. Importante sono le conoscenze acquisite dei singoli e del gruppo che si ha a disposizione. È molto utile la presenza di una leadership di riferimento sia individuale sia di capacità inerenti ai fondamentali di squadra. Sicuramente possono essere utili consigli sulle varianti tecnico-tattiche da adottare. “Mollare”, non c’è nel nostro DNA!!
Nei tuoi anni di insegnamento presso il corso di Laurea triennale in Scienze Motorie hai trasmesso molto ai numerosi studenti che hai formato, ma c’è qualcosa che anche loro hanno insegnato a te?
Il motivo se ho continuato ad insegnare per tanti anni è che ho sempre pensato di essere utile nella preparazione della professionalità. E questo non solo di futuri “pallavolisti”, ma in ogni altro campo di applicazione della futura laurea. Infatti, senza voler invadere campi non di mia competenza, abbiamo spesso fatto riferimenti alla conduzione di allenamenti, lezioni scolastiche e partite di pallavolo e non. Tutti gli studenti mi sono stati utili per poter fare, spero bene, il mio compito. Questo perché sempre sollecitati a contribuire alle lezioni con interventi e domande adeguate sia sul tema affrontato sia per altro.
Foto credits: Quotidiano "Il Piccolo"
C’è un momento negli anni di insegnamento che porti particolarmente nel cuore? E nella vita da allenatore?
Momenti particolari tanti, ma i ricordi vanno al primo anno di assistente al mio relatore di tesi (prof. Pavlica) subito dopo il diploma ISEF. Il passaggio da ISEF a Scienze Motorie con discussione tesi al Bò. La richiesta di molti studenti che superato adeguatamente l’esame mi chiedevano l’attestato per cominciare la carriera di allenatore. Nella mia vita di allenatore sono impossibili graduatorie tra Olimpiadi, Universiadi, Coppa del mondo, Mondiali, Europei… Tutte cose belle, ma in particolare i ricordi sono in particolare per le manifestazioni non solo pallavolistiche per la presenza di atleti ed allenatori di varia umanità. Splendido!!!